Piano strategico

Idea, Coraggio, Numeri

Il Piano Strategico, meglio conosciuto con il termine “business plan”, è una seria pianificazione a medio/lungo raggio per progetti con confini più ampi.

Fase

Fase 1

Piano Strategico d'Impresa

Raccolta dei dati iniziali

Questo servizio è disponibile sia per le Aziende che si avvalgono dei Consulenti di Gestione per la Pianificazione e Controllo di Gestione sia per la sola redazione del Piano Strategico d'Impresa. Ovviamente per le prime la raccolta dati iniziale è già nelle disponibilità E.F.I. Studio, mentre per le seconde avverrà secondo le seguenti modalità.

Il Piano Strategico d'Impresa redatto dai Consulenti di Gestione E.F.I. Studio è innanzi tutto rivolto all'Imprenditore perché è uno strumento di gestione prima che di comunicazione.

E' per questo che si richiedono dati e informazioni dettagliate, diverse se ci troviamo di fronte a start up o Aziende in essere.

Per le Aziende start up sono indispensabili notizie concernenti la natura del business, al mercato di riferimento, alle esperienze dell'Imprenditore anche di carattere personale, ogni informazione possibile su esperienze analoghe, sul marketing e sulla comunicazione futura, sulle risorse disponibili e sui tempi di ritorno attesi. Tutto questo nella consapevolezza dell'aleatorietà di quanto fornito, ma anche nella valenza dello strumento che fornirà scenari futuri sui quali basare una scelta difficile quale l'intraprendere una nuova iniziativa.

Per le Aziende operative si richiedono i bilanci di quattro esercizi, quando esistenti, poiché la finalità non è semplicemente sviluppare uno scenario, o più scenari futuri bensì fornire uno strumento di valutazione e di pianificazione effettivo ed il più possibile efficace perché inteso come sequenza di Budget d'esercizio annuali strutturati "su misura". Infatti, come illustrato per il Budget, sarà possibile, con l'intervento del Consulente, rimodulare a ogni evenienza importante il Piano o anche semplicemente alla chiusura di ogni esercizio.

Fase 2

Piano Strategico d'Impresa

Durata del Piano Strategico d'Impresa

La scelta della durata non è stata casuale: il Piano è sviluppato per quattro anni.
Nella stesura del Piano non è possibile escludere l'anno in corso, per cui la durata effettiva è di tre esercizi oltre il corrente.

Prevedere dati attendibili di macroeconomia oltre tale orizzonte è comunque pura ideologia, che mal si addice ad un modello matematico qual'è un business plan.
Infatti, la tendenza oltre un dato periodo tende a uniformarsi sugli anni precedenti rendendo pressoché inutile il valore predittivo.

Fase 3

Piano Strategico d'Impresa

Inserimento dei dati macroeconomici e previsione d'investimento

Occorre inserire i valori macroeconomici richiesti nella sottostante tabella esplicativa.
Occorre ora sviluppare una previsione delle fonti di finanziamento qualora siano previsti investimenti, queste possono essere: autofinanziamento, leasing, mutui o finanziamenti di terzi, spesso si tratterà di un mix con almeno una parte di auto-finanziamento.

Il Consulente E.F.I. Studio supporterà l'Imprenditore nella determinazione dei piani di ammortamento per mutui, finanziamenti o leasing e alla determinazione delle competenze di periodo.

In queste prime fasi è indispensabile l'assistenza del Consulente E.F.I. Studio e l'utilizzo dei suoi strumenti oltreché della sua esperienza.

Fase 4

Protezione della Gestione:

Primo report Creazione dei dati consuntivi dell'anno base

Il primo report è automatico, consente di famigliarizzare con uno schema e la sua veste grafica che accompagnerà le varie fasi necessarie alla stesura del Piano.

Fase 5

Piano Strategico d'Impresa

Il percorso

Ogni tappa di questo percorso raccoglie famiglie di dati e le variabili che si possono utilizzare per ogni famiglia. Potrete osservare la semplicità d'inserimento e l'aderenza delle variabili.

L'immenso lavoro di preparazione ha consentito tutto questo che è ora messo a disposizione dell'Imprenditore.

Saranno indubbiamente richieste massima attenzione e ponderazione per ogni dato che si andrà a inserire: la semplicità degli schemi favorisce l'intuibilità e l'affidabilità dello strumento, l'attendibilità è strettamente legata alla valenza degli inserimenti.
L'utilizzo delle variabili permette anche l'automatica compilazione nelle varie voci sia in modo disgiunto sia collegato, in altre parole proporzionale alla voce collegata, e questo per ogni conto!

Il percorso

Da dove iniziamo? Come naturale dai Ricavi d'Esercizio. In questa sezione le variabili sono addirittura 5:

  • collegare il conto all'inflazione programmata;
  • collegare il conto all'incremento previsto del PIL;
  • collegare il conto a una specifica variazione percentuale per ogni anno del Piano;
  • mantenere lo stesso importo dell'anno base;
  • immettere il valore desiderato in ogni anno del Piano.

In poche parole si può fare esattamente quello che si desidera.

Il comparto successivo consente di gestire Ammortamenti e Leasing consentendo di modificare il dato proposto (le variazioni nelle immobilizzazioni sono state inserite nei dati iniziali).

Costo del personale

Si prosegue con la gestione del Costo del Personale: al di là del numero delle persone impiegate si è data la possibilità sia della gestione automatica sia inserire il dato desiderato e questo per ogni voce dei costi per il personale.

Costi di produzione

A seguire si analizzano i Costi della Produzione.

Qui le variabili sono 4:

  • collegare il conto all'inflazione programmata;
  • collegare il conto alle variazioni ai Ricavi delle Vendite;
  • mantenere lo stesso importo dell'anno base;
  • immettere il valore desiderato in ogni anno del Piano.
Stato patrimoniale attivo

Continuiamo nel nostro percorso e passiamo alle voci dell'Attivo dello Stato Patrimoniale.

Addirittura 5 variabili:

  • collegare il conto all'inflazione programmata;
  • collegare il conto alle variazioni ai Ricavi delle Vendite;
  • per i Crediti a Clienti collegare ai giorni indicati anno per anno;
  • mantenere lo stesso importo dell'anno base;
  • immettere il valore desiderato in ogni anno del Piano.

Anche in questo caso collegando il conto ai Ricavi delle Vendite si sommano anche le variabili descritte per tale conto!

Stato patrimoniale passivo

Si prosegue con le voci del Passivo non finanziario dello Stato Patrimoniale. Ancora 6 variabili:

  • collegare il conto all'inflazione programmata;
  • collegare il conto alle variazioni agli Acquisti di Materie Prime;
  • per i Debiti vs. Fornitori collegare ai giorni indicati anno per anno;
  • mantenere lo stesso importo dell'anno base;
  • immettere il valore desiderato in ogni anno del Piano.

Anche in questo caso collegando il conto agli Acquisti di Materie Prime si sommano anche le variabili descritte per tale conto!

oneri, straordinari e imposte d’esercizio

Nella successiva sezione sono trattati gli Oneri Finanziari, Straordinari e le Imposte d'Esercizio.

Le variabili sono 4:

  • collegare il conto all'inflazione programmata;
  • variabile specifica per il calcolo delle Imposte;
  • mantenere lo stesso importo dell'anno base;
  • immettere il valore desiderato in ogni anno del Piano.

Il campo degli interessi passivi è calcolato, per cui non può avere variabili. A tal proposito sono stati scorporati i costi per spese commissioni e gestione conti perché sempre presenti, questi rientrano nei costi del Conto Economico.

Capitale sociale

Si giunge infine alle voci conclusive del Passivo dello Stato Patrimoniale.

In questa sezione sono riportate voci già calcolate in sezioni precedenti o in apertura, restano solo 2 variabili per il Capitale Sociale:

  • mantenere lo stesso importo dell'anno base;
  • immettere il valore desiderato in ogni anno del Piano.

Non rimane che lanciare il comando di calcolo di quadratura e il Piano è completato!

Fase 6

Piano Strategico d'Impresa

Il risultato finale

A questo punto possiamo analizzare i report finali.

Ovviamente il primo riporta il risultato del Piano Strategico d'Impresa completo: quattro anni del Vostro futuro subito disponibili.

Si aprono le porte alle riflessioni, alle prove tecniche di variabili, di soddisfazione o di apprensione, inizia cioè il fantastico lavoro di vera programmazione del presente in funzione del futuro.

La richiesta di quattro bilanci consolidati diventa fondamentale nelle valutazioni delle varianti perché consentono di valutare realisticamente se queste variazioni possono essere realizzate, oppure siano pura aspirazione difficilmente realizzabile.

Il futuro è la conseguenza del passato, solo che il passato è immodificabile, come il presente, mentre il futuro è modellabile, se realisticamente interpretato.
Possiamo ora analizzare ben otto bilanci in sequenza: il domani si specchia in ieri e ne differisce per le correzioni che solo oggi possiamo apportare.

Valutiamo il percorso del Rating E.F.I. Studio nella sequenza di otto anni in sovrapposizione con lo Z-score. L'imprenditore, assistito dal Consulente E.F.I. Studio, può così eseguire qualsivoglia analisi, s viluppare indici, valutare redditività attesa, indebitamento, consolidamento, sdebitamento, patrimonializzazione, insomma qualsiasi curiosità o necessità o esperimento che desidera.

Nelle giuste dimensioni l'Imprenditore può plasmare la sua Azienda di domani.

L'Imprenditore può provare a modificare il futuro della sua Azienda, perciò il suo futuro.

Fase 7

Oltre il Piano Strategico d'Impresa

Abbiamo pianificato il futuro nelle varianti economiche e finanziarie.

Occorre, a questo punto, una seria riflessione: la lotta agli sprechi, che è uguale alla ricerca di ottimizzazione, passa solo attraverso la riduzione di costi?

La risposta è NO!

Certamente occorre analizzare tutti i comparti aziendali dalla produzione, all'area office, alla commercializzazione senza escludere la comunicazione. In ogni settore potrebbero esistere aree grigie, apportatrici di sprechi e perciò suscettibili di miglioramento. Sprechi che altro non sono che puro costo oltre che mancata produzione, non visibili né eliminabili in un'analisi economico-finanziaria.

L'Imprenditore ha consolidato un grande risultato che gli consente di liberare tempo e risorse personali. Può, e deve, dedicare ora questo tempo e queste risorse al miglioramento degli altri comparti della sua Azienda.

Solo il tempo è una risorsa incomprimibile.